S.H.E
Safety, Health, Equality
S.H.E is Valentina Pesce






Chi sei? Cosa fai? Perché fai questo lavoro?
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Sono Valentina, ho 24 anni e sono infermiera veterinaria. Ho scelto questo lavoro perché ho sempre nutrito un grande amore nei confronti degli animali e mi piace l’ambito infermieristico quindi ho deciso di unire i miei due interessi scegliendo questo percorso di studi.
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Sei soddisfatta del tuo lavoro?
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Si, amo il mio lavoro e sono davvero soddisfatta del percorso che ho fatto. Ormai sono in questo campo da tre anni e spero di continuare ancora per molto tempo.
Ci sono state delle difficoltà durante la tua carriera lavorativa e, se sì, come le hai affrontate/stai affrontando?
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Le difficoltà che ho incontrato erano più che altro legate a questioni burocratiche, soprattutto nella fase inziale del mio lavoro: ho dovuto capire come funzionano determinate dinamiche e procedure del mondo del lavoro, in particolare legate al contratto e alla partita IVA. Ad esempio io adesso lavoro con partita IVA e giustamente ci sono i pro e i contro. Il bello del contratto è che è tutto gestito dall’azienda mentre con la partita IVA hai comunque il tuo stipendio però è necessario gestirsi le spese in maniera autonoma.
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Il tuo lavoro influisce sulla tua vita privata? Ci sono state difficoltà a gestire sia lavoro che vita privata? Avevi la possibilità di avere la flessibilità sufficiente a gestire la tua vita?
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Devo dire che riesco a gestire senza problemi il mio tempo libero, quindi il mio lavoro non influisce negativamente sulla mia vita. Ovviamente lavorando come infermiera veterinaria è possibile che io venga chiamata per delle emergenze che possono avvenire anche ad esempio di notte e in quel caso devo esserci, però allo stesso tempo mi viene lasciato molto spazio e la giusta flessibilità per bilanciare il tempo passato a lavoro con la mia vita privata. Io dal canto mio do il massimo sempre, cerco di essere presente il più possibile e di lavorare con serietà. Ovviamente il fatto che io ami il mio lavoro aiuta molto.
Di solito faccio 8 ore al giorno e qualche volta posso essere di turno il weekend. La clinica in cui lavoro ha un orario di apertura e chiusura che però è abbastanza flessibile, con un margine di circa mezz’ora. Anche i giorni in cui lavoro di più possono poi essere recuperati durante le ferie. Sinceramente preferisco avere degli orari più o meno stabiliti (come effettivamente avviene dove lavoro io) perché questo mi permette di organizzare meglio la mia routine.
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Hai mai ricevuto un trattamento diverso in quanto donna lavoratrice e se si come hai reagito? Sono mai state messe in dubbio le tue competenze professionali perché sei una donna? Ci sono differenze salariali basate sul genere nel tuo lavoro?
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No, devo dire che non mi è mai capitato, mi trovo benissimo dove lavoro. Nella clinica dove lavoro i veterinari sono una donna e quattro uomini ma non sono assolutamente mai stata trattata in maniera diversa dai miei colleghi perché sono una ragazza.
Questo può capitare più che altro con i clienti, noi abbiamo alcuni clienti che vengono dalle campagne e dalla montagna e a volte è capitato che abbiano avuto atteggiamenti discriminatori, facendo i saccenti con me proprio perché sono una ragazza e per giunta giovane. Questo capita per lo più con i clienti che hanno una mentalità molto chiusa, per fortuna non è sempre così anzi, è piuttosto raro.
Anche per quanto riguarda il mio stipendio, non ci sono differenze con i miei colleghi dovute al mio essere donna.
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Esistono procedure aziendali per affrontare situazioni di emergenza legate a molestie o discriminazioni sul posto di lavoro?
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Sinceramente non saprei dirti, è possibile che ci siano ma non c’è mai stato bisogno di mettere in atto procedure di questo tipo quindi sono poco informata sull’argomento. Il mio capo è però molto attento a queste cose, quindi, nel caso i clienti si comportino in maniera scorretta nei miei confronti interviene sempre in mia difesa, la stessa cosa per quanto riguarda le mie colleghe e colleghi, sono tutti molto protettivi.
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Cosa potrebbe migliorare nel tuo lavoro?
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Per quanto riguarda la clinica in cui lavoro io, migliorerei un po’ l’organizzazione vista anche la grande mole di lavoro che c’è alcune volte. A tal proposito forse sarebbe anche utile assumere più personale.
Per quanto riguarda invece il lavoro di infermiera veterinaria in generale penso che dovrebbe cambiare un po’ la concezione di questo ruolo. L’atteggiamento nei confronti della mia professione cambia da clinica a clinica ma in certe realtà, nonostante la qualifica, i veterinari tendono a tenerci un po’ al guinzaglio per paura che la preparazione non sia adeguata. In realtà è una questione di fiducia, dove lavoro io ad esempio ormai mi fanno fare un po’ di tutto.
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Come descriveresti il rapporto con i colleghi? Noti differenze nelle interazioni tra colleghi di sesso maschile e femminile?
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No, sono fortunata e nella clinica in cui lavoro io c’è un bellissimo clima. Ci vogliamo tutti molto bene e non ci sono differenze di trattamento legate a differenze di genere.
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Nel caso tu, o qualcuno a te vicino, abbia vissuto esperienze lavorative fuori dall’Italia, hai riscontrato differenze? Se si positive o negative?
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Non ho mai avuto esperienze lavorative all’estero in prima persona, ma posso dirti che fuori dall’Italia gli infermieri sono maggiormente valorizzati. Questa figura è nata all’estero mentre in Italia è stata istituita ufficialmente solo da pochi anni, prima si poteva lavorare anche senza titolo e questo ha contribuito a portare avanti l’idea che sia un lavoro di serie B, subordinato ad esempio a quello del medico e, nel mio caso, del veterinario. All’estero gli infermieri guadagnano molto di più e chi fa questo lavoro è maggiormente rispettato.
Adesso, sempre più cliniche e laboratori stanno iniziando ad avere degli infermieri quindi questa figura sta prendendo sempre più piede, ottenendo anche un’importanza maggiore a livello sociale.
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Che consiglio daresti a una donna che vuole fare il tuo stesso lavoro?
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Io credo che il mio sia davvero un bel impiego se ti piacciono gli animali. È però un lavoro che necessita di tanta comunicazione, sia con i colleghi che con i clienti. È anche importante che si instauri un rapporto di fiducia tra infermiera e veterinario, come ho già spiegato prima, ma anche con il padrone stesso dell’animale. Però è anche un lavoro che da tanta soddisfazione e lo consiglio assolutamente.