Parliamo di Resilienza
- Raffaella De Vincentiis
- 15 lug 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Ognuno di noi nell’arco della propria vita si trova ad affrontare eventi non previsti, traumatici e perturbanti che possono metterci alla prova, ci possono abbattere, colpire, in alcuni casi segnare profondamente. Eventi stressanti o traumatici ci possono portare a doverci riorganizzare, uscendo dalla nostra zona di comfort e cercando delle diverse forme di adattamento e reazione agli accadimenti della vita. La capacità di riuscire ad affrontare situazioni difficili, di far fronte e reagire ad eventi negativi si chiama in psicologia resilienza. Essere resilienti è quindi la capacità di autoripararsi dopo un danno, assorbire l’urto, ammortizzarlo, reagendo e ritornando ad uno stato di equilibrio. Implica una dinamica positiva, una capacità di andare avanti, nonostante le crisi, che permette di imparare a trarre un insegnamento positivo dalle difficoltà, siano esse piccole sfide quotidiane, sia grandi sfide della vita. Questa capacità permette di guardare la realtà con altre lenti, dove non esistono sfortune o ingiustizie, ma dove c’è la consapevolezza e fiducia che le conquiste dipendono dai nostri sforzi; le avversità divengono così opportunità di crescita per migliorarci e un’occasione di rinnovamento.
Le persone resilienti sono di solito dotate di una buona autostima, credono in se stesse e nelle proprie capacità, ciò favorisce una buona tolleranza alle critiche altrui evitando di sviluppare pensieri negativi e sintomi depressivi. Sono grati di ciò che possiedono e non lo danno per scontato, focalizzandosi su ciò che c’è e non su ciò che manca, aumentando sentimenti ed emozioni positive. I resilienti hanno un atteggiamento positivo alla vita, non sono invincibili, ma si concentrano sulle domande giuste, che tengano su di spirito e che mettano nella condizione di essere proattivi e responsabili. Darsi obiettivi chiari e significativi per sé, impegnandosi per raggiungerli, aiuta a mobilitare le risorse che servono per affrontare le avversità, a cogliere nelle crisi una possibilità di imparare qualcosa di nuovo. Infine vivono legami di cura e hanno intorno a sé una rete sociale di supporto, questo è un elemento importantissimo per poter tirare fuori da sé parlando e trovando confronto, stati negativi, tristi e di impotenza. La possibilità di condividere le proprie sventure e difficoltà favorisce un pensiero condiviso e ostacola la solitudine, alleggerisce delle proprie sofferenze e libera dai dolori.
«Non sviluppiamo coraggio vivendo ogni giorno una vita facile, sicura e felice, lo sviluppiamo sopravvivendo ai momenti difficili e sfidando le difficoltà». Epicuro
Raffaella De Vincentiis
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