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Abbiamo tutte il diritto di contare


Care lettrici e lettori, bentornate e bentornati su S.H.E Blog, il portale dedicato a sicurezza, salute e uguaglianza della donna sul posto di lavoro. Oggi voglio parlarvi di un film che, nonostante non fosse ancora presente nella nostra selezione cinematografica, merita sicuramente una menzione speciale per il suo ritratto potente e ispiratore delle donne lavoratrici. Sto ovviamente parlando de Il diritto di contare (titolo originale: Hidden Figures). Diretto da Theodore Melfi e tratto dal libro omonimo di Margot Lee Shetterly, questo film celebra la determinazione e il talento di tre donne afroamericane che hanno sfidato le barriere razziali e di genere per contribuire al progresso scientifico degli Stati Uniti durante gli anni della corsa allo spazio.

Il film, uscito l’8 marzo, in concomitanza con la Festa della Donna, è stato candidato a tre Premi Oscar nel 2017, per Miglior Film, Miglior Attrice non Protagonista e Miglior Sceneggiatura non Originale e, nonostante non sia riuscito a conquistare alcuna statuetta, la sua importanza e il suo impatto sono innegabili. Le protagoniste principali, interpretate da Taraji P. Henson, Octavia Spencer e Janelle Monáe, sono affiancate da un cast di supporto di alto livello che include Kevin Costner, Kirsten Dunst, Jim Parsons e Mahershala Ali.

Ho scelto di approfondire questa pellicola in occasione dell’anniversario del lancio dell’Apollo 11, avvenuto il 20 luglio 1969, un evento storico che ha visto la partecipazione determinante di Katherine Johnson, una delle protagoniste del film, che con la sua straordinaria abilità nel calcolo, ha avuto un impatto cruciale nel successo della missione spaziale che ha portato il primo uomo sulla Luna. Ciò nonostante, questo film non è solo una celebrazione della genialità individuale della Johnson, ma anche un racconto avvincente della lotta e della resilienza delle donne che, nonostante le avversità, hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della scienza e, soprattutto, della società americana.

Come anticipato, la trama del film si concentra su tre figure emblematiche: Katherine Johnson, Dorothy Vaughan e Mary Jackson. La vicenda è ambientata alla NASA degli anni ’60, un periodo caratterizzato da una forte segregazione razziale e discriminazione di genere che porta le tre donne, tutte matematiche afroamericane, a operare in un contesto professionale ostile e limitante. Ad esempio, Katherine Johnson, con il suo talento eccezionale, collabora con ingegneri di fama internazionale per calcolare le traiettorie cruciali delle missioni spaziali, ma il suo lavoro rimane spesso invisibile e non riconosciuto ufficialmente. Nel frattempo Dorothy Vaughan, esperta di calcolo, si dedica alla programmazione dell’IBM 7090, un computer che minaccia di soppiantare il lavoro umano e Mary Jackson, nonostante la sua competenza ingegneristica, deve affrontare numerosi ostacoli per ottenere la qualifica di ingegnere.

Il diritto di contare offre uno spunto prezioso di riflessione sulle sfide quotidiane affrontate dalle donne lavoratrici in un'epoca di discriminazione sistemica. Le protagoniste, inizialmente trattate come "figure nascoste", sono costrette a dimostrare continuamente la loro indispensabilità per evitare di essere sostituite dalle macchine, simbolo della tecnologia emergente.

Il film non si limita a ritrarre la lotta individuale delle tre protagoniste, ma evidenzia anche il ruolo di alleati come Al Harrison, interpretato da Kevin Costner, che diventa un sostenitore della parità e lavora per abbattere le barriere razziali all’interno degli uffici NASA.

Il diritto di contare è un esempio toccante di come la collaborazione e la determinazione possano portare al cambiamento. È una celebrazione della forza collettiva e della resistenza delle donne e un richiamo a riconoscere il loro valore in un contesto lavorativo spesso ostile.

Il film ci ricorda che, sebbene siano stati compiuti significativi progressi verso la parità di genere e razziale, la strada verso l'uguaglianza è ancora lunga. Ogni conquista ottenuta è il risultato di sacrifici e determinazione, e Il diritto di contare serve a rinvigorire la nostra consapevolezza e il nostro impegno verso una continua lotta per la giustizia e l'uguaglianza. Il film non solo celebra un momento cruciale della storia spaziale, ma riafferma l'importanza di riconoscere e celebrare i contributi di tutte le donne che troppo spesso nel corso della storia sono state trattate come figure invisibili ma che, con il loro lavoro e la loro perseveranza, hanno cambiato il mondo.


Elisa Verra

1 Comment


Sara Marseglia
Sara Marseglia
Jul 22, 2024

Come sempre un articolo molto interessante che fa riflettere! 👏🏼

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