Critiche e assertività
- Raffaella De Vincentiis
- 14 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min

In un sistema comunicativo capita ci siano incomprensioni, è normale. Altre volte la comunicazione non riesce a passare oltre, spesso questo avviene perché le persone interpretano ciò che l’altro dice, facendo letture molto soggettive che spesso non rispecchiano ciò che l’altro sta dicendo realmente.
Sono interpretazioni, talvolta rigide e assolute.Ci sono persone che cercano di trovare le parole nascoste tra le righe della conversazione, creando confusione, fino ad attribuirti cose che non hai mai detto, incolpandoti. Ognuno di noi è responsabile di ciò che dice, non di quello che l’altro pensa che sia stato detto, perciò è importante rimanere concentrati su se stessi, su ciò che si è comunicato per non rischiare di mettersi in discussione, anche quando non è necessario. In una comunicazione è quindi importante essere educati e rispettosi, ma altrettanto fondamentale è essere assertivi. L'assertività è la capacità di esprimere emozioni, pensieri, bisogni e punti di vista in maniera chiara ed efficace, rispettando al contempo quelli degli altri.
È importante non dare nulla per scontato, l’altro non ti legge nella mente e nemmeno tu. Ognuno di noi ha necessità di essere compreso, ma quando questo non avviene possiamo rimanerci male. Ѐ importante però distinguere la nostra responsabilità da quella degli altri, nei diritti assertivi si sottolinea quanto sia fondamentale il saper dire di no, senza sentirsi in colpa, di dire “non so” quando non sappiamo fare qualcosa, di dire “non ho capito”, se non comprendiamo cosa l’altro si aspetta da noi. Assertività è portare avanti le proprie istanze con responsabilità, affrontando le conseguenze. Utilizzare una comunicazione assertiva significa comunicare in modo chiaro e senza indugio cosa possiamo e cosa non possiamo fare, facendo valere le proprie idee con fermezza.
Saper dire di no significa dire di sì a noi stessi, è un allenamento che ci rende più responsabili del nostro comportamento.
E se ci criticano?
Bé questo ci porta un po' più lontano. Il nostro modo di affrontare le critiche ha a che fare con le nostre esperienze da bambini, se non abbiamo mai sperimentato una critica, quando saremo adulti potremmo uscirne malconci. Allo stesso modo se siamo stati abituati a riceverne tante e in modo punitivo, allora per noi saranno dannose e assolute.
La critica può rappresentare un’occasione di crescita e un miglioramento di noi stessi se viene fatta al comportamento e non alla persona. Molti, anche quelli dotati di un linguaggio raffinato o che ricoprono ruoli e incarichi importanti, non sanno rispondere alle critiche, proprio perché non pensano in modo assertivo. Pensare assertivamente è sapere prendere le distanze da ciò che ti viene sollevato, valutando se la critica è costruttiva o distruttiva, se ha a che fare con un tuo comportamento o se va a colpire il tuo valore.
Raffaella De Vincentiis
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