Obiettivi e scelte
- Raffaella De Vincentiis
- 8 feb 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Il lavoro, soprattutto oggi, non è solo il mezzo attraverso il quale ci procuriamo da vivere; il lavoro è anche l’occasione di mettere a frutto i nostri talenti, di sentirci utili agli altri, è fonte di autostima e di soddisfazione personale. Non sempre però i lavori sono pieni di significato e di opportunità di crescita, alcune persone possono sentirsi poco gratificate da ciò che fanno, altre possono ricevere pressioni esterne che attribuiscono maggiore importanza all’aspetto economico, vincendo sull’inclinazione e realizzazione personale.
Fare ciò che ci appassiona è quindi importante perché ha innumerevoli risvolti nella nostra vita, come l’aumento della nostra soddisfazione personale, il sentirsi ripagati e il raggiungimento di un buon livello di autoefficacia. Albert Bandura definisce l’autoefficacia come l’insieme delle convinzioni che le persone hanno circa la loro efficacia personale di organizzare e dirigere le loro abilità e risorse per mettere in atto un’azione che li condurrà alla conseguenza desiderata. Le convinzioni di efficacia influenzano il modo in cui le persone pensano, si sentono, trovano le motivazioni personali e agiscono” (Bandura, 1977).
Uno dei modi per aumentare il senso di autoefficacia è facendo esperienza di superamento delle difficoltà e sperimentando successi, in questo modo ognuno apprende che può farcela e che può cavarsela da solo. La convinzione di “sapere di saper fare” e di avere delle capacità personali in grado di aiutarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi, incrementa la fiducia in noi stessi e fa crescere il valore che ci attribuiamo: la nostra autostima.
Più una persona si sente efficace più sarà proattiva, ovvero mostrerà perseveranza fino al raggiungimento dei suoi obiettivi. Oltre a ciò, essere proattivi, significa anche la capacità di assumersi incarichi proporzionati e commisurati alle proprie possibilità e capacità: una persona proattiva non subisce passivamente l’iniziativa altrui e non aspetta che gli altri decidano o agiscano per lui. Si attiva, stabilisce priorità, sceglie.
Raffaella De Vincentiis
Sottoscrivo ogni parola, ho passato anni bloccata in un lavoro che mi garantiva stabilità e un ottimo stipendio ma che non mi gratificava affatto. E' stato molto difficile trovare il coraggio per lasciare questo posto di lavoro "sicuro" ma quello che posso dire è che ora sono felice, è importantissimo fare qualcosa che, oltre a permetterci di mangiare, ci gratifichi anche!!1!